La giornata mondiale dei diritti umani celebra il giorno in cui, nel 1948, l’Assemblea Generale ONU adottò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Questa dichiara i diritti inalienabili che tutti possiedono in quanto esseri umani, senza distinzioni di razza, colore, religione, sesso, lingua, origine, nascita o opinioni di alcun genere.
La stesura della Dichiarazione fu il risultato di una collaborazione di rappresentanti di ogni religione e tradizione legale, venendo globalmente accettata col tempo come un “contratto” tra i governi e i cittadini del mondo.
La successiva rettifica del trattato, ha poi comportato l’adozione di misure e legislazioni interne allo stato che siano compatibili con le obbligazioni dello stesso come, ad esempio, leggi che puniscano gli abusi dei diritti umani, meccanismi di tutela, e procedure specifiche per la loro implementazione.
La decisione della Fifa di assegnare i Mondiali 2022 al Qatar ha suscitato polemiche tra le organizzazioni per i diritti umani e gli appassionati di calcio: i dati raccolti da diversi gruppi per i diritti umani con missioni diplomatiche a Doha indicano che migliaia di lavoratori stranieri sono morti nei cantieri o a causa di attività legate alla costruzione. Il Qatar, tra le altre cose, è stato anche accusato di ostacolare la libertà di stampa e di reprimere i diritti delle donne e delle persone LGBT.
Molte aziende del settore ICT, compreso la nostra, sono ormai da anni in prima linea, e si battono affinché valgano solo le capacità professionali per inserire la persona giusta nel posto giusto. Abbiamo utilizzato persona, sostantivo femminile singolare, ma avremmo potuto usare anche essere umano, sostantivo maschile. La sostanza non sarebbe cambiata. Questo per noi è sempre il fulcro: la sostanza.
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